Monte Pisano (Pi): la forza e la fragilità di un luogo del cuore

La sommità del Monte Pisano è distinta in varie ripide cime di differente altezza, vestite per lo più nel suo vertice di pini selvatici. Le due pendici settentrionale e meridionale formano scendendo molti elevati colli e sinuose valli coperte di selva di querce e di castagni e di molti e vari arboscelli e più in basso ove la loro inclinazione è più soave sono amene e coltivate colline massime d’abbondanti e famosi uliveti

Antonio Cocchi – naturalista 1750

Anche questa volta il mio giroviaggio mi porta in una terra a me molto cara: il Monte Pisano. Mi è cara perché la mia famiglia è originaria di Pisa, perché ho vissuto la mia giovinezza tra Pisa, Tirrenia e l’Abetone per cui ogni volta che ne ho l’occasione vado più che volentieri a risciacquare i miei panni in Arno. È una terra di cui sono orgogliosa perché il Monte Pisano è stato votato come prima località nel sondaggio I Luoghi del Cuore del FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano, per il 2019.

Il Monte Pisano è un Territorio Ospitale, dove la sostenibilità economica si concilia con la tutela e la salvaguardia dell’ambiente. Un palcoscenico naturale che spazia dalle Alpi Apuane fino al mare e alle isole dell’Arcipelago Toscano. Un’alternanza di terrazzamenti coltivati a olivi, colline, boschi, sorgenti, grotte scavate nel calcare, borghi e rocche medievali, ville storiche, pievi e chiese romaniche.

Tra i luoghi imperdibili vi è, ad esempio, la Certosa di Pisa, ex monastero certosino oggi casa del Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, sito nel comune pisano di Calci alle pendici della Val Graziosa. Oppure il borgo murato medievale di Vicopisano, con tredici torri protese verso il cielo, viuzze strette e splendide piazze; un tempo reso inespugnabile dalla Rocca del Brunelleschi, realizzata dal famoso architetto fiorentino. A poca distanza la Rocca della Verruca, antica fortificazione costruita dalla concorrente Repubblica di Pisa sul Monte Pisano e con splendida vista sulla valle dell’Arno, la chiesa di Santa Maria in Castello sita a Vecchiano in un luogo ameno e suggestivo, i resti degli acquedotti romani.

 

In questo territorio di borghi e di natura, che il FAI e gli italiani hanno premiato quest’anno, crescono anche ingredienti enogastronomici straordinari: dalle castagne dei castagneti di Molina di Quosa, alle olive da cui si ricava l’olio tipico di qui, al mitico ed ricercato porcino dei Monti Pisani.. Tutti ingredienti impiegati nella preparazione di piatti tradizionali, perfetti per rifocillarsi dopo giornate di trekking, percorsi a cavallo o culturali.

Lato del Monte Pisano non toccato dagli incendi

Una natura bellissima ma molto fragile, oggetto a settembre 2018 violenti incendi dolosi che hanno distrutto circa 1500 ettari di boschi e oliveti, case e cuori, seguito il 25 febbraio scorso da un altro incendio che ha distrutto ulteriori 350 ettari.

Le iniziative di solidarietà sono subito scattate, principalmente finalizzate al recupero di piante e fondi necessari per il recupero del patrimonio boschivo dei Monti.

Ad una di queste, che si è svolta a Nicosia, frazione del comune di Calci (Pi), ho avuto il piacere e l’onore di partecipare personalmente.

Al posto della consueta giornata delle camelie, festa che si organizza ogni anno in occasione della fioritura delle due secolari piante di camelia che crescono nel chiostro del locale convento, è stato organizzato un grande pic-nic negli spazi verdi intorno al convento, proponendo itinerari a piedi alla scoperta della natura, della storia, del territorio e delle sue bellezze, video, installazioni, giochi, laboratori creativi per bambini, spettacoli, musica. E, ovviamente, le camelie. Evento organizzato dalle associazioni InFestanti e Nicosia nostra, con la collaborazione di molte altre associazioni e realtà del territorio, il patrocinio dei Comuni di Calci, di Vicopisano e della Regione Toscana.

Molto più delle parole dicono le foto, che mostrano famiglie con tanti bimbi piccoli, una vera e propria nascita nella rinascita di questo bellissimo “Luogo del cuore” ferito dal recente incendio.

Il Monte Pisano è tutto questo, ma soprattutto è composto dall’amore delle persone che vi abitano. Quell’amore per il proprio territorio che mi hanno raccontato i responsabili delle Associazioni, i sindaci, gli avventori e i proprietari dei negozi che ho incontrato. Amore e umanità che ho sperimentato fermandomi ad accarezzare una micia sonnecchiante vicino ad un cancello, la cui storia mi è stata raccontata dalla figlia della sua padrona, spontaneamente. E la cortesia di una signora, incuriosita dal mio passeggiare, la quale non solo mi ha dato indicazioni, mi ha anche raccontato la storia del suo splendido palazzo “incornato”.

E ancora, andata appositamente a Buti per trovare il Signor Mario (Marione) Barzacchini, l’ultimo corbellaio della zona, ossia quell’ artigiano che costruisce i “corbelli”, cioè quei bellissimi cesti ottenuti intrecciando rami freschi di castagno, non trovandolo, ho avuto modo di dare una occhiata al suo laboratorio grazie alla disponibilità del suo vicino di casa, il quale mi ha anche spiegato a grandi linee come avviene la creazione di queste ceste, che fanno parte dei miei ricordi.

Al termine della visita ho lasciato al vicino di casa il mio biglietto, pregandolo di riferirgli che sarebbe entrato nelle mie “righe”. Il giorno dopo, mentre ero in macchina, il Signor Mario mi ha chiamata, con mia grande sorpresa. Siamo rimasti d’accordo che questo articolo glielo manderò per posta (lui “non c’incastra morrrto co internet”, mi ha confidato).

Il bello di giroviaggiare è quello di adeguare i propri piani anche all’ultimo secondo, godendosi i “preziosi” imprevisti e scoprendo persone, tempi, modi e calore di una terra ancora piena di sorrissi e solidarietà. Un “luogo del cuore” fragile e ferito, ma con tanta voglia di rinascere anche con l’aiuto ed il supporto di una vostra visita di cui, siamo certi, non vi pentirete.

Certi luoghi sono così: possono essere rasi al suolo da guerre,
persecuzioni ed indifferenza, ma restano sacri.
Chi vi passa, allora, sente che vi manca qualcosa e la ricostruisce…

 

Emanuela- Fotografa ed inviata speciale del nostro Blog Giroviaggiando

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