Marsiliana (Gr): il valore antico dell’accoglienza

Torno ora da una gita con il Principe e quattro uomini di compagnia, tutti a cavallo…ieri vidi di belle cose, la giornata si passò al meglio. Tutto quel che vidi vale un quadro e bello molto.

Giovanni Fattori – Pittore 1882

 

Il Castello della Marsiliana (Gr), è un piccolissimo borgo incastonato sulle colline maremmane alle spalle del litorale che unisce l’Argentario a Talamone. Un’isola di silenzio, gastronomia, arte e bellezza, nascosta a pochi kilometri dall’Aurelia e dal suo traffico di vacanzieri in coda verso le spiagge o i camping dell’Argentario.

Una meta perfetta, in questo periodo in cui siamo tutti attenti all’affollamento ed alle distanze, per godersi una giornata o una vacanza immersi nella natura e nel relax più assoluto.

Noi dobbiamo questa preziosa scoperta all’edizione 2020 del Morellino Classica Festival, che per tradizione tiene nel Castello della Marsiliana, uno dei suoi concerti inaugurali. Grazie a questa imperdibile occasione culturale, abbiamo potuto visitare il Castello, accompagnati dalla nostra fotografa ufficiale Emanuela Corazziari, a cui si deve il servizio fotografico che arricchisce questo articolo e dall’attuale proprietaria la Principessa Sabina Corsini.

Il Borgo della Marsiliana

L’attuale borgo di Marsiliana nacque nel periodo alto-medievale, appartenente al patrimonio dell’Abbazia delle Tre Fontane di Roma. I frati trappisti che gestivano il Castello svolgevano un’attività di ospitalità, perché i pellegrini che andavano e tornavano da e per roma, potevano fermarsi alla Marsiliana, essere al sicuro dalla piaga della malaria che caratterizzava questa zona della Maremma, lavorare nei campi della tenuta e riprendere il loro cammino con le bisacce piene di masserizie e cose che potevano essere utili lungo in cammino. Un luogo, fin dal medioevo, vocato all’accoglienza, al riposo, al benessere dei propri ospiti ed all’amore e cura della terra e del territorio.

Il borgo fu terra aldobrandesca e possesso del ramo di Sovana, ma in seguito all’estinzione della famiglia dominante passò agli Orsini. In seguito, fu posseduta dai Senesi con il resto della Maremma costiera, ma nel XVI secolo passò sotto il dominio spagnolo con la costituzione dello Stato dei Presidi. Il territorio fu poi venduto ai Medici, i quali a loro volta lo cedettero ai Corsini. Nel XVIII secolo il castello del borgo divenne proprietà dei principi Corsini di Firenze che lo restaurarono profondamente alla fine dell’Ottocento, trasformandolo in fattoria, ancora oggi proprietà della famiglia fiorentina.

La Tenuta della Marsiliana

Da subito, i Corsini lavorarono per la modernizzazione e la bonifica della zona, allora caratterizzata da inospitali acquitrini e paludi miste a boschi e campi coltivati. La più importante opera di bonifica e trasformazione si deve a Tommaso Corsini (1835-1919), Principe e senatore del neonato Regno d ’Italia, che a cavallo tra il XIX e XX secolo, trasformò Marsiliana in una delle aziende agricole più innovative dell’epoca dove, insieme ad una diffusa meccanizzazione, impiegò quasi esclusivamente manodopera dipendente, in contrasto con la tradizione mezzadrile toscana.

La Marsiliana, oggi è un’azienda agricola che produce vino, olio biologico, gestisce il territorio, anzi dove territorio è proprio la parola e filosofia che collega le varie produzioni agricole. L’Azienda attualmente ha una estensione di 3000 ettari, di cui 2700 di macchia mediterranea salvaguardata e gestita. Con una grande attenzione alla biodiversità presente, alla fauna ed alla flora ed al rispetto del territorio. 20 ettari sono riservati ai vigneti che accolgono, dopo varie sperimentazioni, vitigni non autoctoni, ma ormai da anni tradizionali per la Toscana, su tutti il cabernet sauvignon e il merlot che rappresentano oggi la quasi totalità dei vigneti. I tre vini principali della Tenuta ricordiamo il Vermentino della Costa Toscana, Birillo e Marsiliana.

A Tenuta Marsiliana è possibile visitare il castello e il museo della fattoria, quattro stanze sotto la torre dove viene ricostruita la vita quotidiana dell’epoca e che permettono al visitatore di respirare l’atmosfera della Maremma del XIX secolo. Secondo la Principessa Corsini, che oggi ci accompagna nella visita al Museo “ il nostro museo, non è una collezione ma una esposizione di oggetti della storia agricola della Marsiliana. Piccoli oggetti agricoli, spesso di poco valore economico ma di grande valore emotivo perché raccontano e testimoniano una storia.

Effettivamente la visita ti permette di immergerti nella vita quotidiana di quest’angolo della Maremma, capirne i segreti, il profondo amore e rispetto per l’ambiente e la natura, che continuano oggi nel regime biologico adottato per tutte le coltivazioni della tenuta.

La Marsiliana e l’Arte

Gli attuali proprietari, i Principi Corsini, rappresentano una famiglia che vanta una storia lunga più di sei secoli e personaggi importanti , tra i quali grandi mecenati di arte e cultura, pensiamo solo, per fare un esempio concreto a Clemente XII, il Papa a cui si deve Fontana di Trevi a Roma. Questa eredità trova spazio, nel suo piccolo anche nella storia e nell’attualità della Tenuta della Marsiliana.

Nella Storia perchè, grazie alla particolare attenzione del Principe Tommaso Corsini, furono ospitati, a più riprese, nella tenuta vari esponenti della corrente artistica dei Macchiaioli. Tra questi Giovanni Fattori che soggiornò alla Marsiliana nel 1882, realizzando bozzetti e disegni della Maremma e dei suoi mandriani, i famosi Butteri, che sarebbero stati poi la base di alcune delle sue opere più conosciute, ad esempio “Mandrie Maremmane”

Giovanni Fattori – Mandrie Maremmane

Sempre all’opera del Principe Tommaso Corsini si deve il ritrovamento, nella zona, della “Fibula Corsini” e della “Tavoletta di Marsiliana”, uno dei rari esemplari di alfabeto etrusco ad oggi scoperti, conservati al Museo Archeologico di Firenze.

La Marsiliana e la Musica

Come precedentemente detto la Tenuta della Marsiliana ospita ogni anno il Concerto inaugurale del Morellino Classica Festival, una delle più prestigiose rassegne musicali della Toscana.

Programma Morellino Classica Festival 2020

Il primo concerto Post Covid di questa nuova edizione ha visto il debutto di due giovani arpiste, di soli 13 anni, ma già di grande esperienza concertistica: Aran e Nora Spignoli Soria, le “Due Selene”. Le tappe successive coinvolgeranno tutti i Comuni della zona di produzione del Morellino: Scansano, Manciano, Magliano, Roccalbegna, Grosseto, Seggiano, Montemerano, Pitigliano, Arcidosso e Sovana, in oltre 20 diversi concerti.

Clou della manifestazione di quest’anno il Concerto che si terrà a Sovana il 29 agosto, in occasione del millenario della nascita di Ildebrando da Sovana, alias Papa Gregorio VII, una delle più importanti figure del nostro medioevo.

Un abbinamento che serve a valorizzare un territorio ma primariamente ad accogliere ed a far star bene gli ospiti presenti, come ricordato sempre dalla nostra padrona di casa, la Principessa Sabina Corsini: ” La musica può essere un grande volano di valorizzazione del territorio, ma noi non la viviamo solo così. Per me la musica è un mezzo per stare bene, per far star bene l’anima di chi l’ascolta. Poi puoi viverla ed ascoltarla in una splendida location o in un piazzale di periferia, parlerà sempre alla tua anima e ti farà star bene. E questo è il nostro scopo, abbinare un festival di musica Classica, come il Morellino Classica Festival, ed una struttura come la Marsiliana, serve primariamente a far star bene le persone che partecipano e ne usufruiscono.

Una sapienza ed una accoglienza dal valore antico, che saremo certi apprezzerete, se troverete lo stimolo, anche da questo articolo, di venire alla Marsiliana e visitare questa piccola perla maremmana di arte, attenzione ed accoglienza.

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