“Oh che bel castello marcondiro ndiro ndello,
oh che bel castello marcondiro ndiro ndà“
Alzi la mano chi di noi non ha cantato almeno una volta questa filastrocca che fin da bambini ci racconta che i castelli sono belli, magici, pieni di suoni, colori, musiche ed avventure. Chi non ha sognato di essere il prode cavaliere o la bella principessa prigioniera del drago cattivo, magari accompagnati dalle tante musiche e colonne sonore ambientate in romantici castelli o pericolosi manieri.
E noi questa sera siamo proprio ospiti di un bellissimo Castello alle porte di Roma: il Castello di Santa Severa
Costruito tra il X e l’XI secolo, quindi in pieno medioevo, sull’area dell’antica città portuale etrusca di Pyrgi, da cui partivano le navi cariche dei preziosi metalli estratti dai Monti della Tolfa, il Castello ed il borgo sono dedicati alla Santa martire Severa, morta durante le persecuzioni di Diocleziano e seppellita nell’area del castello.
Dal 1482 fino al 1980, il castello è proprietà dell’Ordine Ospedaliero del Santo Spirito, il medesimo che da il nome all’omonimo ospedale romano vicino a Piazza San Pietro. Durante il corso dei secoli il castello ospita vari Papi, in viaggio verso Roma, poi pian piano scivola nell’abbandono e nella decadenza, un pò come succede al Castello della Bella Addormentata, tanto per rimanere in tema…
A risvegliarlo negli ultimi anni, non è il magico bacio di un principe ma il paziente restauro e sviluppo, promosso dalla Regione Lazio, attraverso la propria società Lazio Crea.
In questa magica serata di luglio, il Castello diventa il nobile scenario di un concerto speciale dell’Banda Musicale “Giuseppe Verdi” di Tolfa, prestigiosa realtà culturale che dal 1866 lavora per promuovere la musica e la cultura del proprio territorio.
Questa sera la scelta di questo ensemble strumentale è proprio quella di abbinare, musica e cinema, sogno e cultura, in uno scenario unico e particolare.
In tempi di social network, siamo ormai tutti convinti che siano facebook, twitter, instagram, le tante emoticon di whatsapp, le strade da dove transitano le nostre emozioni, ma in realtà sbagliamo. I primi “social” che incontriamo nella nostra vita sono proprio la musica ed i racconti, le fiabe, le storie… Chi di noi non ha una musica speciale nel cuore, una colonna sonora per il primo bacio, il primo amore, l’incontro con l’anima gemella, il matrimonio e per tante altre tappe della nostra vita? E chi di noi non ha usato il cinema come luogo o spunto “social”, molto prima che esistessero i gruppi di whatsapp, ed adesso porta nel cuore le scene di un film che magari ha rivisto più di una volta, la sua colonna sonora o il ricordo della persona con cui lo ha condiviso?
Allora lasciamoci prendere per mano dalla musica e perdiamoci fra le note di Pearl Harbor e di Anonimo Veneziano, combattiamo con Decimo Massimo Meridio sulle note del Gladiatore o navighiamo con il Capitano Jack Sparrow ed i suoi Pirati dei Caraibi alla ricerca di nuovi tesori o ricchi porti e castelli da depredare… Perchè la magia della musica è proprio riuscire a parlare al nostro cuore e regalargli quelle emozioni che le immagini e le storie dei film ci trasmettono.
Per chi ascolta un concerto sembra che suonare sia facile, che sia semplice far uscire le giuste note da uno strumento, che sia scontato che tutte le note e tutti gli strumenti si coordino insieme per farci ascoltare, sognare o emozionare. Non è così. Dietro ogni suono, c’è fatica, passione, dedizione, amore, pazienza.
Tutte caratteristiche che l’Associazione Musicale Giuseppe Verdi di Tolfa, coltiva fin dalla fondazione. Portando avanti l’impegno di far crescere culturalmente il territorio, le persone e le loro capacità. Persone che nella gran parte dei casi, non sono dei professionisti ma appassionati che, a volte con fatica, si ritagliano il tempo per lo studio della musica, per le prove, per i concerti.
La Forza e la bellezza di un’orchestra è poi misurata proprio dall’armonia musicale che riesce ad esprimere. Quell’armonia che diventa filosofia di vita e che ha permesso all’Associazione di creare progetti musicali con le scuole del territorio, sinergie con altri eventi ed orchestre del comprensorio.
Le magiche note della “Vita è bella” ci riprendono dai nostri Giroviaggianti pensieri e ci riportano allo spettacolo. Anche se non proiettate, grazie alla musica girano nei nostri occhi le bellissime scene del film di Benigni e la sua capacità artistica di far emergere il bello anche da una storia tragica e terribile.
Come affermava alcuni anni fa, il Maestro Riccardo Muti:
Se togliamo ai nostri figli la possibilità di avvicinarsi all’arte, alla poesia, alla bellezza, in una sola parola alla cultura, siamo destinati ad un futuro di gente superficiale
Gli abitanti di Tolfa, inizialmente con la loro Banda adesso con la loro Associazione musicale, hanno proprio scelto questa direzione, moltiplicando i tanti appuntamenti dove, fra le strade e le piazzette del Borgo, si può fare arte, musica e cultura.
Sotto la guida del giovane Direttore M° Stefania Bentivoglio, lasciamo Benigni e corriamo, guidati dalla musica, insieme a Forrest Gump ed alla sua tenacia e poesia nell’affrontare le tante difficoltà della sua vita. Difficoltà che spesso, anche nella nostra vita, accompagniamo con la nostra personale colonna sonora…
Il sole è calato e la sera ci accompagna verso la parte finale del concerto. Qui ci aspetta nuovamente il mondo delle favole: la Sirenetta, Aladin, la Bella e la Bestia, il ticchettio dell’orologio di Peter Pan e di Capitan Uncino, Cenerentola ci danno la buona notte ed un simpatico arrivederci alla prossima occasione.
Proprio Cenerentola ci ricorda che
“I sogni son desideri, chiusi in fondo al cuor, nel sonno ci sembran veri e tutto ci parla d’amor…
Ed in questa bella e magica serata, di sogni ne abbiamo visti realizzati tanti:
- un castello a lungo abbandonato che grazie all’amore della propria comunità di Santa Marinella e di Santa Severa ed all’aiuto della Regione, è tornato a vivere
- un’ Associazione musicale che da più di 150 anni, in un paese con poco più di 5000 abitanti, Tolfa, da piccola banda di paese è diventata una solida realtà culturale, aperta al futuro, tanto da ottenere, nel 2011, il titolo di “Interesse Nazionale” dal MIBACT
- tanti giovani che hanno scoperto la musica da bambini a scuola o per le strade e le piazzette di Tolfa e che oggi sono musicisti affiatati ed appassionati e soprattutto capaci di trasmettere emozioni e gioia a chi li ascolta.
….Non disperare del presente, ma credi fermamente che il sogno, realtà diverrà!”
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