Salisburgo: fine settimana di magia ed emozioni
nella città di Mozart
La magica atmosfera di Salisburgo, raccontata e fotografata per noi dalla nostra inviata speciale e Travel Vlogger Maria Serena Patriarca e dal fotografo Claudio Peciccia
Piazze, giardini, vicoli medioevali, edifici barocchi, cappelle e cimiteri, fortezze e antichi castelli, nuove testimonianze di arte contemporanea: Salisburgo è tutto questo insieme, un melting pot di emozioni da vivere a livello multisensoriale, e si prospetta come una delle mete più richieste dal pubblico italiano per questa estate. Un concentrato unico di sensazioni che accompagnano il visitatore come un incredibile percorso all’interno di un museo a cielo aperto, così suggestivo da meritarsi dal 1997 il riconoscimento di Patrimonio mondiale dell’Unesco.
La città è famosa al mondo per aver dato i natali ad uno dei più straordinari geni della storia musicale mondiale, Wolfgang Amadeus Mozart, la cui presenza è assolutamente tuttora viva nella vita culturale ed artistica del Centro e non solo. Salisburgo è infatti sede di prestigiose accademiche musicali e, soprattutto nel periodo estivo, di numerosi festival dedicati al suo talento musicale.
Anche la cucina ha voluto celebrare il genio di Mozart, nell’arte della pasticceria: ecco perché il nostro weekend inizia con l’approfondimento di un cioccolatino famoso in tutto il mondo, Mozartkugel, nato nel 1890 dalla creatività del maestro pasticcere Paul Fürst.
Prima tappa in tre giorni alla scoperta di Salisburgo, la visita quindi al Caffè Fürst, per conoscere la storia e i segreti dei celebri cioccolatini, in italiano conosciuti come palle di Mozart. Un ripieno di marzapane al pistacchio coperto di crema gianduia, viene immerso con un bastoncino di legno nel cioccolato fondente e una volta indurito, avvolto nella celebre carta argentata e blu. Nonostante le innumerevoli imitazioni, solo al Caffè Fürst si può gustare la sua ricetta autentica, che per questo motivo può fregiarsi dal marchio “Original Salzburger Mozartkugel”. Il vero segnale per riconoscere un originale “palla di Mozart”? Una piccola “gobbetta” sulla sommità del cioccolatino rotondo.
Tappa gastronomica di sicuro interesse, prima di proseguire il nostro tour, le “Tapas di Salisburgo” al ristorante Sternbräu, dove i vecchi sapori della tradizione incontrano la modernità di una cucina light di qualità.
Se amate la musica classica, tra i tanti tesori della città, merita sicuramente che mettiate in agenda il favoloso concerto d’organo che ogni giorno si tiene alle 12.00 nel Duomo, in una miscellanea di note e potenza musicale che spaziano attraverso i secoli.
Segnate nel taccuino anche un altro indirizzo interessante: nella Residenzplatz, proprio sotto il famoso Carillon, vale la pena visitare Salzburger Heimatwerk, negozio di sartoria storica della città, che oltre a bellissimi capi d’abbigliamento austriaci espone altri oggetti che richiamano la storia, la cultura e le tradizioni del paese, compresi i porta candele decorati con petali di fiori veri, i distillati e le grappe di pera e albicocca, gli uccellini di legno finemente intarsiati, da mettere a Natale sull’albero.
Se amate il legno e l’artigianato di legno d’autore (con una serie di pezzi unici, come gli angioletti) un must to visit dello shopping è Sackner, dove dal lontano 1894 si tramanda l’arte degli orologi a “cucù” e di tanti altri simpatici e pregiati oggetti per la casa.
Salisburgo è anche una città di castelli e di meravigliosi giardini. Tra questi merita una visita il Castello di Mirabell, il cui nome nasce dall’unione delle due parole italiane “mirabile” e “bellezza”.
Fatto realizzare nel 1606 dal principe arcivescovo Wolf Dietrich come prezioso omaggio per la sua amante Salomé Art, nella sua dimora si organizzano oggi eventi musicali e matrimoni romantici, in particolare nella celebre Sala dei Marmi, a pieno titolo considerata una delle “sale per matrimoni più belle del mondo”, che è poi l’ex salone delle feste del Principe Arcivescovo.
Da non perdere le magiche atmosfere che si respirano nei giardini del castello, fra sculture di unicorni, leoni e nani che rievocano i mestieri e la Commedia dell’Arte, che si sviluppano su più piani e in differenti stili. Un luogo suggestivo, dove i giochi d’acqua delle fontane si fondono ai profumi delle rose e dei fiori, 100mila esemplari curati tutto l’anno: un’oasi di suoni e colori perfettamente integrata con il centro storico cittadino, grazie ad una bellissima vista verso la Fortezza e il Duomo della città.
Passeggiando nel giardino meritano sicuramente attenzione la Fontana di Pegaso, in cui domina la scultura del cavallo alato, realizzata nel 1913, e la Grande Fontana con quattro coppie di figure mitologiche, create dallo scultore italiano Ottavio Mosto nel 1690, che rappresentano i 4 elementi: acqua, fuoco, aria e terra. Senza dimenticare il Giardino degli Gnomi, che originariamente vedeva la presenza di 28 gnomi di marmo bianco, ed è oggi il giardino di gnomi più antico d’Europa.
Per rimanere immersi nella natura e nella storia passata della città vale la pena percorrere la salita sul sentiero che porta al Kapuzinerberg (monte dei Cappuccini), dove si può godere di uno stupendo panorama sulla città e dove, se siete fortunati, avvisterete i camosci, simbolo di una città dal cuore anche green.
Un suggerimento per i golosi: non lasciate Salisburgo senza aver assaggiato la tipica zuppa di aglio orsino ma -ancor di più- il caratteristico Salzburger Nockerl, il dolce agli albumi (arricchito di marmellata ai lamponi o ai mirtilli rossi) cotto in forno che rappresenta, con le sue tre punte, le tre montagne fra cui è incastonata la città.
Per maggiori informazioni e preparare al meglio il vostro viaggio : www.salisburghese.com / www.salzburg.info
Maria Serena Patriarca
travel vlogger: https://viaggievoltitravelsandpeoplediscovery.wordpress.com
web tv: Viaggi e Volti Travels and People Discovery
Canale YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCCaHB63rG-g6aL7g_fHAosg
Autrice del libro “Fuori Roma: alla scoperta del Lazio fra borghi, itinerari naturalistici e luoghi del mistero “ – Nep Edizioni