Roma, Terme di Diocleziano: Scherma ed Arte in ricordo di Marta Russo

Passeggiare per Roma, può riservare sorprese inaspettate, come quella di poter assistere ad appassionanti duelli di scherma all’interno delle antiche Terme romane di Diocleziano. Duelli sportivi a fin di bene naturalmente, organizzati dall’Associazione nata in memoria di Marta Russo, studentessa universitaria e giovane promessa del fioretto femminile uccisa tragicamente all’Università della Sapienza di Roma nel 1997.

La manifestazione intitolata “Una stella per Marta“, giunta alla sua ventesima edizione, è ormai un appuntamento classico della scherma italiana e romana ed è diventata una tradizione e un’occasione per promuovere attraverso lo sport il tema della donazione degli organi. Quest’anno, nel ricordo di Marta, tutte le grandi campionesse italiane di scherma hanno voluto essere presenti, sia come atlete che come testimonial dell’Associazione. Presenti le campionesse Valentina Vezzali, Giovanna Trillini, Diana Bianchedi, Margherita Granbassi, Elisa Di Francisca, Arianna Errigo, Camilla Mancini, Carolina Erba e con loro anche campioni al maschile: Valerio Aspromonte, Giorgio Avola, Enrico Berré, David Di Veroli, Paolo Pizzo, Luigi Samele.

Marta era figlia di Donato Russo, maestro di scherma fra i più apprezzati a livello nazionale. Per questo motivo i più grandi nomi della scherma hanno sempre aderito con grande partecipazione a questo particolare evento che ha due scopi: ricordare Marta e sensibilizzare la società sul tema della donazione degli organi, obiettivo principale dell’Associazione dedicata a Marta. La sfortunata studentessa, fin dall’età di 15 anni, aveva espresso al padre il desiderio di diventare donatrice di organi ed oggi 6 persone vivono proprio grazie a questo suo dono speciale. Ricevere un organo da un donatore è, infatti, per molte persone l’unica via di salvezza per sopravvivere a gravi patologie estremamente invalidanti.

L’Associazione Marta Russo Onlus persegue questo scopo, promuovendo e diffondendo la cultura della donazione degli organi, tessuti e cellule e lo fa organizzando eventi, manifestazioni, concorsi, punti informativi. Chi aderisce, riceve una “DonoCard”, in cui poter evidenziare la propria scelta di essere donatore di organi.

Quest’anno la manifestazione “Una stella per Marta” era ospitata all’interno delle Terme di Diocleziano il più grandioso complesso termale mai costruito nel mondo romano. Più precisamente nell’Aula X, fra la Tomba dei Platorini, la Tomba dei Dipinti e la Tomba degli Stucchi, in un contesto magnifico.

Estese tra il Viminale e il Quirinale su una superficie di oltre 13 ettari, le Terme di Diocleziano furono edificate tra il 298 e il 306 d.C.. Successivamente le Terme furono trasformate a partire dal 1562 da Michelangelo che vi realizzò la Basilica di S. Maria degli Angeli e dei Martiri Cristiani e diede l’avvio alla realizzazione di una Certosa occupando numerosi altri ambienti.

Dal recinto si accedeva al giardino al centro del quale si trovava il complesso termale vero e proprio, costituito dagli ambienti riscaldati, il frigidarium, il tepidarium e il calidarium. Tepidarium e il frigidarium sopravvivono oggi nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, mentre del calidarium resta solo il muro curvilineo che forma la caratteristica facciata concava della Basilica. Ai lati del corpo centrale erano disposte, in modo simmetrico, due vaste palestre e una serie di ampi ambienti, le cosiddette Grandi Aule.

La prima di queste che ha ospitato la manifestazione “una Stella per Marta”, è denominata oggi Aula X e aveva probabilmente la funzione di atrio di accesso. Di forma rettangolare, è coperta da tre imponenti volte a crociera; lungo le pareti sono ricavate numerose nicchie destinate ad accogliere statue e altri elementi decorativi. Ospita oggi tre sepolcri provenienti da diverse aree: la Tomba cosiddetta dei Platorini, rinvenuta alla fine dell’Ottocento tra Ponte Sisto e via della Lungara, e due tombe provenienti dalla necropoli della via Portuense, la Tomba dei Dipinti e la Tomba degli Stucchi.

Accanto si può invece ammirare l’Aula XI , originariamente coperta da una lunga volta a botte, fungeva da conserva d’acqua per le esigenze dell’annessa grande piscina scoperta, la natatio. Espone al centro il grande mosaico pavimentale proveniente dalla cosiddetta Villa di Nerone di Anzio raffigurante Ercole e Acheloo. Sulla parete sinistra si trova il mosaico da un’area sepolcrale della via Appia con uno scheletro e il motto dell’oracolo delfico “conosci te stesso”.

Per la cronaca a trionfare in questo speciale torneo sono state le due giovani mamme Elisa Di Francisca e Carolina Erba, che non si sono risparmiate sotto l’aspetto agonistico regalando spettacolo alle centinaia di spettatori presenti. Spettatori che hanno potuto assistere anche ad un duello di scherma storica in costume, grazie alla performance di quattro attori duellanti, nei panni dei famosi Moschettieri. Durante la manifestazione sono anche stati letti alcuni brani di elaborati vincitori, di alcune edizioni del concorso che da anni l’Associazione Marta Russo promuove nelle scuole superiori.

Una serata speciale, ospitata in una location magica e piena di emozioni, per ricordare come, con l’impegno di tutti, da un evento tragico può nascere qualcosa di positivo: Una stella per Marta, una speranza per chi, grazie alla donazione di un organo, può tornare ad avere una vita migliore.

 

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